Libri da consigliare...

---> Prima di tutto i classici che consiglio di leggere, e penso di non essere il solo:

- Iniziamo con il pater Dante, la "Divina Commedia" è un dovere leggerla;
Qui non servono commenti.
Ritengo che la lingua italiana, la cristianità e l' umanità stessa debbano solo inchinarsi di fronte.

- Ogni scritto di Gabriele D' Annunzio... "Novelle della pescara" e "Il Piacere" in primis;
A commentare dicendo che il Piacere è un inno alla perfezione sarei banale... quindi lascio a chi vuole leggere questo capolavoro il gusto di farlo, solo consiglio di non iniziare a leggere con lo spirito che si ha quando si legge Harmony....

- Manzoni:
"I Promessi sposi", a scuola non li ho amati (anzi li avevo trovati una rottura di palle, tanto che tifavo la Peste che li colpisse tutti i personaggi) ma 2 anni fa li ho riletti e ho riconosciuto di essere di fronte ad un capolavoro eterno.
"Marzo 1821": vabbè riguardo a questa ode sono di parte, visto che "una d' arme, di lingua, d' altar, di memorie, di sangue e di cor" è e rimarrà sempre il mio unico e vero credo riguardo cosa sia realmente l' Italia.
E a chi è più modernista e non condividesse le mie idee rispondo "sei un maledetto giacobin..." scherzo rispondo di leggere comunque Marzo 1821 perchè un fervore simile non l' avevo mai percepito.
"Il cinque maggio": anche qui sono di parte vista l' ammirazione che provo per Napoleone.

- "Signore degli Anelli" di Tolkien;
Anche qui banalità: capostipite della letteratura fantasy. Ha subito migliaia di imitazioni che mai hanno raggiunto il livello di Tolkien. Leggendo uno non solo si estranea dalla realtà, ma si sente totalmente protgonista.

- Leopardi e Carducci: TUTTO
Due poeti che è orrendo associare, ma siccome non ho da consigliare un sonetto o un' ode in particolare scrivo TUTTO.

- "Addio alle armi" di Hemingway.


---> Ora proseguiamo con i "non classici", cioè i libri che ho letto che mi hanno interessato o che ho proprio amato ma magari non sono stati affrontati a scuola o di cui non so molto e quindi non mi sento di comprendere tra i classici.

- "Auto da fè" di Elias Canetti - uifficile da spiegare a parole, meglio leggerlo.

- "La nave del sole nascente" di Galbraith - speranze e realtà nel periodo delle Grandi Esplorazioni.

- "Leviatano" di Hobbes - sono stato indeciso se porlo tra i classici o no... alla fine ho optato per collocarlo qui, visto che non tutti hanno fatto filosofia o peggio molti professori (che è meglio che non definisca cosa sono) non hanno affrontato Hobbes a scuola.
Fornisce una visione di stato di difficile realizzazione ma forse risolutiva delle problematiche sociali, che però sta al lettore giudicare.

- "Disobbedianza civile" di Thoreau - di contro al Leviatano colloco questo inno all' estraniamento (si dice così?? boh...) dalla società, molto interessante.

- "Sudditi" di M. Fini - come per il Leviatano e per Disobbedienza civile non do giudizi personali, mi limito solo a indicare che può risultare interessante.

- "L' arte della guerra" di Sun Tzu

- Asimov: non sono un cultore del filone della fantascienza, ma devo dire che leggerlo è stato un piacere.

- Follet, Forsyte... e i vari scrittori che ambientano romanzi nel periodo della II G.M. e Guerra Fredda su spionaggio... davvero belli alcuni.

- Saggi storici di "Editori Laterza": una collana ha la copertina bianca ed ha la rilegatura in cartone spesso, l' altra collana ha il bordo giallo e sulla prima pagina una immagine a colori.
Il mio interesse è soprattutto storico, e quindi con questi saggi ci vado a braccetto.
Segnalo, tra la miriade esistente: tutto ciò che potete di Le Goff, maggiore storico medioevale; "Pericle, l' inventore della democrazia" di Mossè; "La vita quotidiana a Roma" di Carcopino; "L' uomo romano e il diritto" di Ducos; e non continuo se no poi mi bannate dal forum con motivazione "è uno scassapalle"


---> Letteratura latina e greca:
Mi sto leggendo anche opere antiche... tanto vengono da tutti noi studenti tralasciate a scuola, tanto poi secondo me molti le vanno a riprendere anni dopo rimpiangendo di non averle analizzate bene al liceo.
- Cicerone: le varie orazioni...ovviamente già tradotte, si passa da orazioni toccanti a orazioni strettamente giuridiche a esempi di persuasione sottili... insomma un autore "totalizzante"
- "Satyricon" di Petronio
- "Satire" di Orazio - vengono trattati in modo molto sottile situazioni che nella Roma antica come tuttora sono quotidiani.
- Seneca: TUTTO
- Epicuro: non lo conosco ancora a fondo perchè avendo fatto lo scientifico non abbiamo affrontato la letteratura greca, ma posso dire che il suo scritto "La felicità" è molto molto interessante.


---> Letteratura locale (Ossolana):
Arriviamo infine al mio autore preferito della zona: Benito Mazzi, nativo della Valle Vigezzo.
Nei suoi scritti racconta la realtà locale antica e moderna di quando lui era bambino e ragazzo (a cavallo del 1950), cioè la realtà delle vallate alpine che comprende la felice vita ad aria aperta nei prati, la vita dura di chi doveva contrabbandare con la Svizzera per poter mangiare e il forte legame con gli altri nelle piccole comunità valligiane strette attorno alla figura del sindaco, del dottore e delle leggende raccontate alla sera attorno al fuoco del camino... realtà a noi in alcuni casi distanti, che però chi ha ascoltato i propri anziani familiari può ricordare e comprendere.
-Tra i suoi libri cito quelli secondo me più apprezzabili: "Il piano delle streghe" e "Us sent" (leggende popolari vigezzine), "Fantasmi di Vigezzo" e "Vecchie storie di paese" (vita di tutti i giorni nella valle), "La formica rossa" (autobiografia), "Nel sole zingaro" (storie di contrabbandieri).